Il 10 giugno p. v. ricorre il 70° anniversario della morte del confratello, il Beato Eustachio Kugler, avvenuta a Regensburg nel 1946, a causa di un carcinoma allo stomaco, aggravato da una forma ulcerosa al duodeno.

Uomo semplice, lineare nel compiere il bene, pur sotto il peso gravoso della responsabilità di Superiore Provinciale, operando in circostanze particolarmente difficili, come quelle determinate dal III Reich e sottoposto ad estenuanti interrogatori, durante uno dei quali egli svenne, il beato Eustachio dimostrò sempre, in maniera chiara e convincente, che la santità è il dovere del cristiano e del religioso che adempie il proprio mandato con fedeltà e generosità al Vangelo e ai fratelli.

Le terribili sofferenze e lancinanti dolori causati dalla sua malattia e sopportati con pazienza e grande accettazione della volontà di Dio, sottolinearono le sue ultime, interminabili settimane di vita.

Con l’anelito di andare in Patria e fervente devoto della Vergine Maria e del Padre San Giovanni di Dio, Il beato Eustachio Kugler, rese la sua bell’anima a Dio a 79 anni di età e 50 di Professione Religiosa.

Il 19 ottobre 1904 egli scriveva: “Appartengo interamente al buon Dio. Mi devo sforzare continuamente di scoprire la sua volontà e di realizzarla tutta. Se non lo faccio, non potrò essere felice”.  La sua beatificazione è avvenuta a Regensburg il 4 ottobre 2009.